La via del colore

Un progetto per magenta E IL SUO TERRITORIO

VISIONE

Promozione dello sviluppo sostenibile del territorio attraverso la riscoperta del colore magenta, come tratto identitario collettivo e filo conduttore per la valorizzazione del magentino.

MISSIONE

Creazione del brand “Magenta Città del Colore” attraverso l’istituzione di un Museo Internazionale del Colore come perno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana e di ricucitura territoriale.

magenta illumina magenta

L’iniziativa di Fucsina mira a valorizzare
i monumenti e le strutture del territorio attraverso un’installazione luminosa pensata per esaltarne la loro bellezza.

pontenuovo di magenta

L’iniziativa di tatticismo urbano è stata ideata dall’urban artist Giulio Vesprini e realizzata dai cittadini della Frazione presso la Piazza di Ponte Nuovo di Magenta, teatro degli scontri della celebre Battaglia.

CMY
Bridge

robecco sul naviglio

L’installazione vuole valorizzare, attraverso i colori, un simbolo architettonico di Robecco sul Naviglio, vero e proprio landmark per il territorio del Magentino: l’ottocentesco Ponte degli Scalini sul Naviglio Grande

#magentaisnotred

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Motivazioni

Il progetto nasce dalla constatazione di una realtà decisamente singolare: la quasi totale mancanza di consapevolezza circa il rapporto che lega Magenta ed i suoi abitanti al colore a cui la città dà il nome.

MAGENTA 2025
DAL BIANCO E NERO AL COLORE

Tecnicamente, il colore magenta è un colore primario sottrattivo, al pari del Giallo e del Ciano: sono questi i tre i colori di base (C, M, Y) mescolando i quali si ottengono tutti gli altri ma che, al contrario, non si possono ottenere da alcuna mescolanza. Il magenta è anche l’unico colore primario che prende il nome da una città, alle cui vicende storiche è indissolubilmente legato: prodotto artificialmente dal 1858 in Francia con il nome di fucsina, viene quindi rinominato per celebrare la vittoria franco-piemontese nella famosa Battaglia di Magenta del 4 giugno 1859. 

A dispetto di una genesi tanto avvincente quanto sconosciuta ai più, i magentini sono soliti trascurare l’importanza del “proprio” colore, al punto di chiamarlo comunemente “rosso magenta”, commettendo un’imprecisione al contempo etimologica e grafica.

L’associazione Fucsina parte dalla storia di Magenta e dalla teoria dei colori per far riscoprire ai magentini un’identità nascosta ma talmente potente da dare nuovamente luce e colore ad un presente piuttosto sbiadito, eredità di una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti.

Magenta

Foto scattata nel Maggio 2021

PREMESSE

Negli ultimi anni i concetti di economia circolare, riuso e riciclo sono sempre più spesso abbinati a creatività, sperimentazione artistica e design.

Il passo al colore è breve, ma occorre prima chiarire i principi e i modelli su cui si fonda il ragionamento.

SOSTENIBILITÀ

Lo sviluppo sostenibile di una città passa inevitabilmente per il recupero delle sue aree dismesse e la riqualificazione del tessuto urbano, attraverso progetti che sappiano coniugare la crescita economica con la promozione sociale dei singoli e della comunità, nel rispetto dell’ambiente e della natura.

MULTIDISCIPLINARIETÀ

Abbracciare una molteplicità di contenuti, forme e linguaggi è condizione necessaria affinché il progetto possa dialogare attivamente con tutti gli attori coinvolti, nell’ottica di una ricomposizione fisica e virtuale del territorio, capace di generare sinergie e benefici al servizio dei cittadini e dei turisti.

MODELLI

Nell’elaborazione del progetto si fa riferimento ad esperienze di rigenerazione urbana riconosciute come best practices sia a livello nazionale (es. Remida, il centro di riciclaggio creativo di Reggio Emilia) che internazionale (es. Color Factory a New York, 798 Art District a Pechino, Boxpark a Londra): mettere al centro un asset culturale fortemente radicato nella comunità di appartenenza significa far emergere identità e costruire relazioni che sono alla base di ogni sistema sociale, produttivo e turistico.

OBIETTIVI

La riappropriazione della paternità morale del colore da parte dei magentini farà di questa identità riscoperta l’asse portante del rilancio sostenibile del territorio, attraverso tre principali obiettivi.

IL COLORE MAGENTA COME ELEMENTO IDENTITARIO

Riscoperta della dimensione storica e culturale.

COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE

Promozione del valore di comunità attiva.

RIGENERAZIONE TERRITORIALE

Valorizzazione sostenibile del patrimonio locale.

Azioni

Gli obiettivi saranno a loro volta declinati lungo tre principali linee d’azione, allo stesso tempo autonome ma concettualmente interconnesse, che daranno forma e sostanza al progetto.

1. MAGENTA, POLO INTERNAZIONALE DEL COLORE

Punto di partenza sarà la creazione di un marchio che conferisca forza attrattiva, culturale e commerciale a Magenta e al suo territorio, rendendo riconoscibile, anche all’estero, il legame tra la città e l’elemento cromatico, sintetizzato dal brand “Città del Colore” e assunto a perno di un più ampio piano di marketing territoriale.

Questa connessione troverà facilmente applicazione in tutti quei settori di attività che hanno a che fare con il colore, direttamente (es. produttori di vernici, eco-coloranti, colorifici) o indirettamente (es. produttori di vetro, ceramica, aziende del settore del design e della moda, floricoltori) e che sono rappresentati da realtà aziendali prestigiose a Magenta e dintorni (nel seguito “filiera del colore”).

Snodo fondamentale del progetto sarà l’individuazione di un luogo fisico che possa diventare allo stesso tempo simbolo e manifesto della “Città del Colore”, un campus innovativo, dove possano convivere, in un mix di funzioni, ricerca scientifica e applicazioni industriali, percorsi museali, laboratori e spazi destinati a coworking e a start-up, attività culturali e sociali.

2. MUSEO INTERNAZIONALE DEL COLORE

Un museo all’avanguardia, per tutti.

• Un percorso di visita fatto di ambienti moderni e tecnologici, ispirato al concetto di edutainment, dove contenuti scientifici ed educativi, realizzati in collaborazione con musei ed università partner, si fondono con i linguaggi audio-visivi tipici dell’entertainment.
• Un catalogo di esperienze interattive pensate specificamente per bambini e ragazzi, scuole e famiglie (es. laboratori d’arte, esperimenti di fisica e chimica) ma sufficientemente sofisticate per essere fruibili anche dagli adulti (es. realtà aumentata, cromoterapia) e accessibili anche in presenza di disabilità.
• Un gemellaggio internazionale con gli altri musei del colore nel mondo (es. Color Factory di New York, Museum of Colors di Berlino, Color Pool Museum di Seoul) fatto di contaminazioni, progetti e scambi culturali continui.

Una mostra d’arte permanente.

Il museo ospiterà una mostra d’arte in costante aggiornamento che, sperimentando linguaggi contemporanei ed interattivi, costituirà il filo conduttore di un cartellone di eventi armonizzato all’interno dell’offerta culturale della città. Iniziative ed eventi saranno organizzati in collaborazione con scuole, istituti e gallerie d’arte del territorio di Magenta e di Milano e saranno sponsorizzati dalle aziende della filiera del colore.

Un sistema turistico integrato.

Il museo sarà al centro di un’infrastruttura integrata di accoglienza di visitatori e turisti, in grado di ricomporre e potenziare l’offerta già presente nel territorio e di mettere il nuovo polo attrattivo in relazione con le bellezze artistiche e naturalistiche locali (es. Parco del Ticino, Ville di delizia lungo il Naviglio Grande, Canonica di Bernate), le strutture ricettive (es. hotel, agriturismi, bed & breakfast), l’offerta enogastronomica e l’infrastruttura di accesso.

3. RIQUALIFICAZIONE SPAZIALE E CULTURALE ALL’INSEGNA DEL COLORE

L’elemento colore non dovrà tuttavia restare confinato in un singolo luogo ma invadere tutto lo spazio a disposizione, partendo dal nucleo urbano della città di Magenta e delle sue frazioni fino ad allargarsi all’ambiente circostante, creando un dialogo costante con il paesaggio rappresentato dalle vaste superfici agricole e dalle aree naturalistiche protette (es. Parco del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano), attraverso la collocazione di “segni” (es. landmark, totem, pannelli informativi) in posizioni strategiche, a costituire itinerari di ricucitura e valorizzazione del territorio in chiave sostenibile.

PIANIFICAZIONE

Si riporta di seguito una proposta di pianificazione temporale del progetto, articolata in 6 fasi:

  • Attività preparatorie
  • Presentazione agli stakeholders
  • Eventi temporanei di avvicinamento
  • Creazione della fondazione e crowdfunding
  • Interventi di avvicinamento permanenti
  • Inaugurazione del Museo del Colore

AVVICINAMENTO

Il percorso di avvicinamento al 2025 sarà costellato da una serie di interventi di varia natura e scala, a carattere temporaneo o permanente e funzionali a più scopi.

Essi fungeranno innanzitutto come verifica della bontà dell’idea alla base del progetto e del suo apprezzamento da parte della comunità, all’interno della quale contribuiranno a consolidare rapporti e creare nuove connessioni funzionali all’evoluzione del progetto.

RIGENERAZIONE URBANA E TERRITORIALE

La stratificazione di questi interventi preparerà la strada
alla realizzazione del cuore del progetto: la rigenerazione di una porzione di città dismessa attraverso la realizzazione
del Museo del Colore che farà da collante tra le diverse realtà urbane e, rivolgendosi ad una platea sempre più ampia e potenzialmente internazionale, renderà sostenibile il modello in ottica futura.

La rigenerazione non sarà da intendersi in chiave prettamente architettonica e urbanistica ma anche sociale e produttiva. Ogni progetto di riqualificazione di un’area dismessa che ponga al centro un asset culturale contribuisce infatti alla creazione di legami e all’emersione di identità nuove, elementi essenziali a garantire un ritorno economico e sociale per l’intero territorio.

EVENTI TEMPORANEI E LOW-BUDGET

Eventi, installazioni e altri interventi a basso costo informeranno la città e gli stakeholders riguardo al progetto, ai suoi promotori e alle finalità, con lo scopo di creare aspettative, raccogliere adesioni di ulteriori partner/ sponsor e promuovere la raccolta fondi, accendendo i riflettori sulle opportunità attualmente inespresse.

INTERVENTI PERMANENTI

Interventi più strutturati e a carattere permanente svilupperanno prima e consolideranno poi il brand “Magenta, Città del Colore” anche nella forma
di iniziative di marketing territoriale in collaborazione con gli operatori economici del territorio.

STAKEHOLDERS

Affinché il progetto possa vedere la luce sarà fondamentale saper attrarre e dialogare con i molteplici attori e stakeholders interessati a cogliere le opportunità che ne scaturiranno.

PROCESSO E
POSSIBILI ATTORI

A valle di una prima fase di mappatura di tutti i soggetti potenzialmente interessati e dei loro interessi, si avvierà la fase di contatto e presentazione del concept, finalizzata a valutare le possibilità di una effettiva convergenza di aspettative, interessi pubblici e privati e la disponibilità a sostenere, anche economicamente, lo sviluppo del progetto.

Centrale sarà il coinvolgimento della popolazione di Magenta, affinché le istanze e finalità del progetto vengano quanto prima riconosciute come “patrimonio collettivo” e fatte proprie, generando un effetto moltiplicatore.

• Enti territoriali

I comuni di Magenta e tutti i comuni del territorio, la Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia, il Parco del Ticino e le altre istituzioni del territorio possono partecipare al progetto in forma diretta o mediata da istituzioni di carattere nazionale (ministeri, federazioni, etc). Attraverso il brand “Città del Colore” possono disporre di una vetrina internazionale per promuovere le proprie attività e le ricchezze del territorio.

• Aziende e brand

Soggetti storici o leader di mercato nei settori merceologici inerenti la filiera del colore (es. colorifici, design) che, partecipando al progetto come sponsor o partner tecnici, possono avere l’opportunità di presentare il proprio know-how ed propri prodotti ed essere riconosciuti come eccellenze produttive.

• Musei e fondazioni culturali

Musei d’arte, design e scienza potranno essere partner tecnici alla progettazione museologica e museografica dei contenuti avvalendosi dell’esperienza pluriennale maturata nella realizzazione di progetti culturali.

• Centri di ricerca e università

Gruppi di ricerca, pubblici e privati, specializzati sulle tematiche del colore in ambito scientifico, artistico e medico contribuiscono con il loro know-how ad accresce il valore della proposta culturale.

• Associazioni culturali, enti religiosi

Organizzazioni di cittadini e comunità religiose con interessi territoriali o tematici, partecipano al progetto rappresentando la comunità locale ed i suoi bisogni.

CHI SIAMO

Costituita il 31 dicembre 2020, l’associazione «ha lo scopo di aggregare le persone fisiche, le Associazioni, le imprese, le Istituzioni e tutti i soggetti che ne condividono le finalità, al fine di promuovere la riscoperta dell’identità di Magenta come “Città del Colore” attraverso la realizzazione di progetti ed iniziative finalizzate al recupero, valorizzazione e sviluppo sostenibile del territorio, aventi come filo conduttore il colore Magenta» (Art. 1 dello Statuto).

Il marchio espresso dall’associazione si propone come entità produttrice delle varie iniziative di cui Fucsina assume il coordinamento progettuale e comunicativo, svolgendo il ruolo di direzione artistica in collaborazione con i partner selezionati e gestendo iniziative di raccolta fondi diffuse per il finanziamento delle sue attività.

Il Consiglio Direttivo dell’associazione Fucsina è un team multidisciplinare, composto da magentini e non, dotato delle competenze necessarie per sviluppare tutti gli aspetti di un progetto complesso ma allo stesso tempo avvincente.

Eugenio Ceriani

PRESIDENTE

Specialista della vendita online sin da giovanissimo, conduce oggi diverse startup in Italia e Germania. Ha la passione del tennis, della storia e del colore magenta.

Andrea Cairati

VICE PRESIDENTE

Ingegnere convertito alla finanza e alla sostenibilità. Magentino di nascita, vive a Roma dal 2016 dove coltiva la ricerca della bellezza, soprattutto quella nascosta.

Vittorio Garanzini

SEGRETARIO

Magentino da generazioni, piccolo imprenditore fino al 2007 nel ramo della stampa, da poco uscito dal mondo del lavoro. Da tempo si è impegnato in alcune associazioni in città.

Aldo Mainini

TESORIERE

Dottore commercialista, interessato a promuovere la bellezza del territorio in cui vive e lavora. Ricopre con passione numerosi incarichi in diverse associazioni.

Marina Mignone

CONSIGLIERE

Magentina da sempre, libero professionista, attualmente Vice Presidente della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona (Fondazione Cariplo), impegnata nel sociale, grande senso di responsabilità e rispetto verso la Comunità Civile.

Chiara Sangalli

CONSIGLIERE

Architetto Robecchese nata e cresciuta nel territorio, vive a Milano dal 2010 rimanendo legata e innamorata del suo territorio d’origine. Alla perenne ricerca di contaminazioni, condivisione e nuove connessioni.

Lorenzo Benvenuti

CONSIGLIERE

Avvocato di origine brianzola, milanese per scelta, e Magentino per passione, di giorno tutela i diritti, nel tempo libero si traveste da supereroe per i suoi bimbi.

RISORSE

Materiale e aggiornamenti dall’associazione Fucsina

Concorso Invisible Colours

INVISIBLE COLOURSConcorso riservato agli studenti delle Scuole Superiori Mercoledì 27 aprile alle ore 15:30 si terrà l'evento online conclusivo del concorso "Invisible Colours" con relativa premiazione.Di seguito il programma dell'evento: 15:30   Introduzione -...

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Statuto dell’associazione

STATUTO ASSOCIAZIONE "FUCSINA" Art. 1. Denominazione È costituita, l'Associazione denominata "Fucsina'' con sede sociale a Magenta (MI), in via Murri 24. Art. 2. Natura e finalità Fucsina è una Associazione libera senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I,...

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Associazione Fucsina

Via Murri 24, 20013 Magenta

Iscritta al registro delle associazioni del Comune di Magenta, settore culturale al n. C101  

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