INVISIBLE COLOURSConcorso riservato agli studenti delle Scuole Superiori Mercoledì 27 aprile alle ore 15:30 si terrà l'evento online conclusivo del concorso "Invisible Colours" con relativa premiazione.Di seguito il programma dell'evento: 15:30 Introduzione -...
Motivazioni
MAGENTA 2025
DAL BIANCO E NERO AL COLORE
Tecnicamente, il colore magenta è un colore primario sottrattivo, al pari del Giallo e del Ciano: sono questi i tre i colori di base (C, M, Y) mescolando i quali si ottengono tutti gli altri ma che, al contrario, non si possono ottenere da alcuna mescolanza. Il magenta è anche l’unico colore primario che prende il nome da una città, alle cui vicende storiche è indissolubilmente legato: prodotto artificialmente dal 1858 in Francia con il nome di fucsina, viene quindi rinominato per celebrare la vittoria franco-piemontese nella famosa Battaglia di Magenta del 4 giugno 1859.
A dispetto di una genesi tanto avvincente quanto sconosciuta ai più, i magentini sono soliti trascurare l’importanza del “proprio” colore, al punto di chiamarlo comunemente “rosso magenta”, commettendo un’imprecisione al contempo etimologica e grafica.
L’associazione Fucsina parte dalla storia di Magenta e dalla teoria dei colori per far riscoprire ai magentini un’identità nascosta ma talmente potente da dare nuovamente luce e colore ad un presente piuttosto sbiadito, eredità di una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti.
Magenta
Foto scattata nel Maggio 2021
PREMESSE
Negli ultimi anni i concetti di economia circolare, riuso e riciclo sono sempre più spesso abbinati a creatività, sperimentazione artistica e design.
Il passo al colore è breve, ma occorre prima chiarire i principi e i modelli su cui si fonda il ragionamento.
SOSTENIBILITÀ
Lo sviluppo sostenibile di una città passa inevitabilmente per il recupero delle sue aree dismesse e la riqualificazione del tessuto urbano, attraverso progetti che sappiano coniugare la crescita economica con la promozione sociale dei singoli e della comunità, nel rispetto dell’ambiente e della natura.
MULTIDISCIPLINARIETÀ
Abbracciare una molteplicità di contenuti, forme e linguaggi è condizione necessaria affinché il progetto possa dialogare attivamente con tutti gli attori coinvolti, nell’ottica di una ricomposizione fisica e virtuale del territorio, capace di generare sinergie e benefici al servizio dei cittadini e dei turisti.
MODELLI
Nell’elaborazione del progetto si fa riferimento ad esperienze di rigenerazione urbana riconosciute come best practices sia a livello nazionale (es. Remida, il centro di riciclaggio creativo di Reggio Emilia) che internazionale (es. Color Factory a New York, 798 Art District a Pechino, Boxpark a Londra): mettere al centro un asset culturale fortemente radicato nella comunità di appartenenza significa far emergere identità e costruire relazioni che sono alla base di ogni sistema sociale, produttivo e turistico.
OBIETTIVI
La riappropriazione della paternità morale del colore da parte dei magentini farà di questa identità riscoperta l’asse portante del rilancio sostenibile del territorio, attraverso tre principali obiettivi.
IL COLORE MAGENTA COME ELEMENTO IDENTITARIO
Riscoperta della dimensione storica e culturale.
COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE
Promozione del valore di comunità attiva.
RIGENERAZIONE TERRITORIALE
Valorizzazione sostenibile del patrimonio locale.
Azioni
Gli obiettivi saranno a loro volta declinati lungo tre principali linee d’azione, allo stesso tempo autonome ma concettualmente interconnesse, che daranno forma e sostanza al progetto.





1. MAGENTA, POLO INTERNAZIONALE DEL COLORE
Questa connessione troverà facilmente applicazione in tutti quei settori di attività che hanno a che fare con il colore, direttamente (es. produttori di vernici, eco-coloranti, colorifici) o indirettamente (es. produttori di vetro, ceramica, aziende del settore del design e della moda, floricoltori) e che sono rappresentati da realtà aziendali prestigiose a Magenta e dintorni (nel seguito “filiera del colore”).
Snodo fondamentale del progetto sarà l’individuazione di un luogo fisico che possa diventare allo stesso tempo simbolo e manifesto della “Città del Colore”, un campus innovativo, dove possano convivere, in un mix di funzioni, ricerca scientifica e applicazioni industriali, percorsi museali, laboratori e spazi destinati a coworking e a start-up, attività culturali e sociali.
2. MUSEO INTERNAZIONALE DEL COLORE
Un museo all’avanguardia, per tutti.
• Un percorso di visita fatto di ambienti moderni e tecnologici, ispirato al concetto di edutainment, dove contenuti scientifici ed educativi, realizzati in collaborazione con musei ed università partner, si fondono con i linguaggi audio-visivi tipici dell’entertainment.
• Un catalogo di esperienze interattive pensate specificamente per bambini e ragazzi, scuole e famiglie (es. laboratori d’arte, esperimenti di fisica e chimica) ma sufficientemente sofisticate per essere fruibili anche dagli adulti (es. realtà aumentata, cromoterapia) e accessibili anche in presenza di disabilità.
• Un gemellaggio internazionale con gli altri musei del colore nel mondo (es. Color Factory di New York, Museum of Colors di Berlino, Color Pool Museum di Seoul) fatto di contaminazioni, progetti e scambi culturali continui.
Una mostra d’arte permanente.
Il museo ospiterà una mostra d’arte in costante aggiornamento che, sperimentando linguaggi contemporanei ed interattivi, costituirà il filo conduttore di un cartellone di eventi armonizzato all’interno dell’offerta culturale della città. Iniziative ed eventi saranno organizzati in collaborazione con scuole, istituti e gallerie d’arte del territorio di Magenta e di Milano e saranno sponsorizzati dalle aziende della filiera del colore.
Un sistema turistico integrato.
Il museo sarà al centro di un’infrastruttura integrata di accoglienza di visitatori e turisti, in grado di ricomporre e potenziare l’offerta già presente nel territorio e di mettere il nuovo polo attrattivo in relazione con le bellezze artistiche e naturalistiche locali (es. Parco del Ticino, Ville di delizia lungo il Naviglio Grande, Canonica di Bernate), le strutture ricettive (es. hotel, agriturismi, bed & breakfast), l’offerta enogastronomica e l’infrastruttura di accesso.
3. RIQUALIFICAZIONE SPAZIALE E CULTURALE ALL’INSEGNA DEL COLORE
PIANIFICAZIONE
Si riporta di seguito una proposta di pianificazione temporale del progetto, articolata in 6 fasi:
- Attività preparatorie
- Presentazione agli stakeholders
- Eventi temporanei di avvicinamento
- Creazione della fondazione e crowdfunding
- Interventi di avvicinamento permanenti
- Inaugurazione del Museo del Colore
AVVICINAMENTO
Il percorso di avvicinamento al 2025 sarà costellato da una serie di interventi di varia natura e scala, a carattere temporaneo o permanente e funzionali a più scopi.
Essi fungeranno innanzitutto come verifica della bontà dell’idea alla base del progetto e del suo apprezzamento da parte della comunità, all’interno della quale contribuiranno a consolidare rapporti e creare nuove connessioni funzionali all’evoluzione del progetto.
RIGENERAZIONE URBANA E TERRITORIALE
La stratificazione di questi interventi preparerà la strada
alla realizzazione del cuore del progetto: la rigenerazione di una porzione di città dismessa attraverso la realizzazione
del Museo del Colore che farà da collante tra le diverse realtà urbane e, rivolgendosi ad una platea sempre più ampia e potenzialmente internazionale, renderà sostenibile il modello in ottica futura.
La rigenerazione non sarà da intendersi in chiave prettamente architettonica e urbanistica ma anche sociale e produttiva. Ogni progetto di riqualificazione di un’area dismessa che ponga al centro un asset culturale contribuisce infatti alla creazione di legami e all’emersione di identità nuove, elementi essenziali a garantire un ritorno economico e sociale per l’intero territorio.

EVENTI TEMPORANEI E LOW-BUDGET
Eventi, installazioni e altri interventi a basso costo informeranno la città e gli stakeholders riguardo al progetto, ai suoi promotori e alle finalità, con lo scopo di creare aspettative, raccogliere adesioni di ulteriori partner/ sponsor e promuovere la raccolta fondi, accendendo i riflettori sulle opportunità attualmente inespresse.

INTERVENTI PERMANENTI
Interventi più strutturati e a carattere permanente svilupperanno prima e consolideranno poi il brand “Magenta, Città del Colore” anche nella forma
di iniziative di marketing territoriale in collaborazione con gli operatori economici del territorio.
STAKEHOLDERS
Affinché il progetto possa vedere la luce sarà fondamentale saper attrarre e dialogare con i molteplici attori e stakeholders interessati a cogliere le opportunità che ne scaturiranno.
PROCESSO E
POSSIBILI ATTORI
A valle di una prima fase di mappatura di tutti i soggetti potenzialmente interessati e dei loro interessi, si avvierà la fase di contatto e presentazione del concept, finalizzata a valutare le possibilità di una effettiva convergenza di aspettative, interessi pubblici e privati e la disponibilità a sostenere, anche economicamente, lo sviluppo del progetto.
Centrale sarà il coinvolgimento della popolazione di Magenta, affinché le istanze e finalità del progetto vengano quanto prima riconosciute come “patrimonio collettivo” e fatte proprie, generando un effetto moltiplicatore.
• Enti territoriali
I comuni di Magenta e tutti i comuni del territorio, la Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia, il Parco del Ticino e le altre istituzioni del territorio possono partecipare al progetto in forma diretta o mediata da istituzioni di carattere nazionale (ministeri, federazioni, etc). Attraverso il brand “Città del Colore” possono disporre di una vetrina internazionale per promuovere le proprie attività e le ricchezze del territorio.
• Aziende e brand
Soggetti storici o leader di mercato nei settori merceologici inerenti la filiera del colore (es. colorifici, design) che, partecipando al progetto come sponsor o partner tecnici, possono avere l’opportunità di presentare il proprio know-how ed propri prodotti ed essere riconosciuti come eccellenze produttive.
• Musei e fondazioni culturali
Musei d’arte, design e scienza potranno essere partner tecnici alla progettazione museologica e museografica dei contenuti avvalendosi dell’esperienza pluriennale maturata nella realizzazione di progetti culturali.
• Centri di ricerca e università
Gruppi di ricerca, pubblici e privati, specializzati sulle tematiche del colore in ambito scientifico, artistico e medico contribuiscono con il loro know-how ad accresce il valore della proposta culturale.
• Associazioni culturali, enti religiosi
Organizzazioni di cittadini e comunità religiose con interessi territoriali o tematici, partecipano al progetto rappresentando la comunità locale ed i suoi bisogni.
RISORSE
Materiale e aggiornamenti dall’associazione Fucsina
Statuto dell’associazione
STATUTO ASSOCIAZIONE "FUCSINA" Art. 1. Denominazione È costituita, l'Associazione denominata "Fucsina'' con sede sociale a Magenta (MI), in via Murri 24. Art. 2. Natura e finalità Fucsina è una Associazione libera senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I,...
Associazione Fucsina
Via Murri 24, 20013 Magenta
Iscritta al registro delle associazioni del Comune di Magenta, settore culturale al n. C101
hello@fucsina.it